BLOG - La nascita di una collezione
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20/01/2020
La nascita di una collezione
Una linea d’abbigliamento non è il risultato di un rastrellamento di capi presi alla rinfusa, qua e là e cuciti in tessuti combinabili tra di loro. Questo si chiama “NON COLLEZIONE”. Si possono copiare capi belli ma anche interi pezzi di collezione e difatti ci sono aziende che nascono e crescono facendo questo. Tuttavia, un simile modus operandi non porterebbe mai ad avere una struttura organica e un appeal degno di una collezione.
Le collezioni sono il risultato di un lungo processo che è l’espressione dell’estro creativo dello/ a stilista combinata alle abilità imprenditoriali di soggetti che si assumono il rischio d’impresa e scommettono sulle capacità creative degli stilisti. https://www.dudie.it/about-us.php
Gli stilisti spiccano per la loro diversa visione del mondo e posseggono sensibilità e capacità uniche, atte a trasformare l'ambiente che li circonda. Queste qualità tuttavia, non sono sufficienti a trasformarsi in prodotti finiti e/ o collezioni. È solo attraverso il lavoro congiunto di stilista e imprenditore/ imprenditrice che ci si arriva alla realizzazione delle collezioni. Difatti, tra imprenditore/ l’imprenditrice e stilista si crea un rapporto di interscambio continuo di informazioni, opinioni e idee, durante il quale si ha lo sviluppo della fase creativa prettamente detta che termina con la realizzazione delle collezioni. L’imprenditore/ imprenditrice dalla parte sua, oltre all’apporto finanziario all’attività, ha il compito di raccogliere una marea di informazioni preziose senza le quali nessun'attività può decollare! Tanto per iniziare bisogna raccogliere le seguenti informazioni:
Da questo momento possono partire le attività di design, figurini, schede tecniche, modellistica, prototipia, campionatura, vendita, produzione e logistica.
Design:
In questa fase la collezione inizia a prendere forma, almeno sulla carta. Si disegna un impianto di collezione che va da 40 a 60 abbinamenti di total look (quindi una media di 120/ 150 capi). Una parte importante di questa fase è la mole di schizzi realizzati. Difatti, gli schizzi aiutano ad articolare la collezione e a facilitarne la comprensione anche da parte di imprenditori, direttori finanziari e brand managers.
Ogni collezione di solito viene divisa in diversi sottogruppi come se fossero delle mini collezioni su cui si lavora in contemporanea senza perdere di vista l'unitarietà del progetto complessivo e il filo conduttore tra i vari look. Nella fase di design è fondamentale l'aspetto dell'intercambiabilità dei singoli pezzi. Nel momento che la collezione è stata elaborata e approvata, si passa alla fase del disegno di figurini illustrativi che ci aiutano ad apprezzare i tessuti, i colori e i vari abbinamenti mantenendo sotto stretto controllo lo sviluppo e l'avanzamento della collezione. Quindi si creano le schede tecniche di ogni singolo capo riportanti tutte le indicazioni per lo sviluppo dei cartamodelli e delle note esecutive per il passaggio alle campionature.
Sviluppo di modellistica, prototipi, campionature, Shooting fotografici, vendita e produzione:
una volta approvati i mood e i figurini illustrativi si procede con la realizzazione dei cartamodelli e dei prototipi. I prototipi detti anche telette, possono essere realizzati con un tessuto in tela grezza di cotone, o con tessuti simili a quelli da utilizzare nella fase di produzione soprattutto quando si tratta di capi realizzati con tessuti elasticizzati. In questa fase si acquistano le materie prime e si ha una verifica pratica dei costi reali che di solito sono non si discostano di tanto dai costi stimati. Il passaggio successivo è quello dello sdifettamento dei singoli pezzi: in questa fase si valutano vestibilità, cuciture e finiture. Con l’approvazione delle correzioni, che vengono riportate su cartamodelli e schede tecniche, si procede alla fase dei campionari definitivi, che devono essere realizzati nei tessuti con tutti gli accessori approvati in fase di design. I campionari vengono utilizzati per gli shooting fotografici, fase molto importante per l’elaborazione di Lookbooks e linesheets, e la presentazione ai buyers durante i sales meetings. A campagna vendita ultimata, si procede al calcolo dei vari consumi e si provvede all'acquisto di tessuti e accessori per passare alla fase della produzione. Prima però, le schede tecniche devono essere aggiornate con le correzioni o gli aggiornamenti che spesso vengono richiesti durante la campagna vendita: questo perché i buyers sanno cosa vogliono i loro clienti e quindi in fase di acquisto, chiedono spesso di fare degli aggiustamenti e/o delle leggere modifiche per soddisfare le esigenze dei loro clienti.
Durante la fase di produzione bisogna tenere d'occhio il processo con degli audit programmati e richiesta di campioni di produzione. Spesso i buyers chiedono ai produttori dei campioni di produzione, appunto gli audit programmati, per essere sicuri che la produzione avviene secondo le loro specifiche richieste. La fase successiva è quella della logistica e l’evasione degli ordini. Nel frattempo è arrivato il momento per pensare alla prossima collezione e la ripresa del processo daccapo.
Noi di Dudie “il segno della’ more”, lavorando con buyers italiani e esteri, seguiamo alla lettera questi steps: è l’unico modo per programmare le collezioni e tenere sotto stretto controllo l’integrità del processo complessivo dall’idea al capo finito.
www.dudie.it
Le collezioni sono il risultato di un lungo processo che è l’espressione dell’estro creativo dello/ a stilista combinata alle abilità imprenditoriali di soggetti che si assumono il rischio d’impresa e scommettono sulle capacità creative degli stilisti. https://www.dudie.it/about-us.php
Gli stilisti spiccano per la loro diversa visione del mondo e posseggono sensibilità e capacità uniche, atte a trasformare l'ambiente che li circonda. Queste qualità tuttavia, non sono sufficienti a trasformarsi in prodotti finiti e/ o collezioni. È solo attraverso il lavoro congiunto di stilista e imprenditore/ imprenditrice che ci si arriva alla realizzazione delle collezioni. Difatti, tra imprenditore/ l’imprenditrice e stilista si crea un rapporto di interscambio continuo di informazioni, opinioni e idee, durante il quale si ha lo sviluppo della fase creativa prettamente detta che termina con la realizzazione delle collezioni. L’imprenditore/ imprenditrice dalla parte sua, oltre all’apporto finanziario all’attività, ha il compito di raccogliere una marea di informazioni preziose senza le quali nessun'attività può decollare! Tanto per iniziare bisogna raccogliere le seguenti informazioni:
- Definizione del target,
- analisi delle vendite precedenti,
- analisi delle tendenze del momento (stile, fantasie, colori, tessuti, ecc),
- studio del mercato e della concorrenza,
- il budget a disposizione,
- la definizione del timing,
- la selezione delle materie prime e degli accessori.
Da questo momento possono partire le attività di design, figurini, schede tecniche, modellistica, prototipia, campionatura, vendita, produzione e logistica.
Design:
In questa fase la collezione inizia a prendere forma, almeno sulla carta. Si disegna un impianto di collezione che va da 40 a 60 abbinamenti di total look (quindi una media di 120/ 150 capi). Una parte importante di questa fase è la mole di schizzi realizzati. Difatti, gli schizzi aiutano ad articolare la collezione e a facilitarne la comprensione anche da parte di imprenditori, direttori finanziari e brand managers.
Ogni collezione di solito viene divisa in diversi sottogruppi come se fossero delle mini collezioni su cui si lavora in contemporanea senza perdere di vista l'unitarietà del progetto complessivo e il filo conduttore tra i vari look. Nella fase di design è fondamentale l'aspetto dell'intercambiabilità dei singoli pezzi. Nel momento che la collezione è stata elaborata e approvata, si passa alla fase del disegno di figurini illustrativi che ci aiutano ad apprezzare i tessuti, i colori e i vari abbinamenti mantenendo sotto stretto controllo lo sviluppo e l'avanzamento della collezione. Quindi si creano le schede tecniche di ogni singolo capo riportanti tutte le indicazioni per lo sviluppo dei cartamodelli e delle note esecutive per il passaggio alle campionature.
Sviluppo di modellistica, prototipi, campionature, Shooting fotografici, vendita e produzione:
una volta approvati i mood e i figurini illustrativi si procede con la realizzazione dei cartamodelli e dei prototipi. I prototipi detti anche telette, possono essere realizzati con un tessuto in tela grezza di cotone, o con tessuti simili a quelli da utilizzare nella fase di produzione soprattutto quando si tratta di capi realizzati con tessuti elasticizzati. In questa fase si acquistano le materie prime e si ha una verifica pratica dei costi reali che di solito sono non si discostano di tanto dai costi stimati. Il passaggio successivo è quello dello sdifettamento dei singoli pezzi: in questa fase si valutano vestibilità, cuciture e finiture. Con l’approvazione delle correzioni, che vengono riportate su cartamodelli e schede tecniche, si procede alla fase dei campionari definitivi, che devono essere realizzati nei tessuti con tutti gli accessori approvati in fase di design. I campionari vengono utilizzati per gli shooting fotografici, fase molto importante per l’elaborazione di Lookbooks e linesheets, e la presentazione ai buyers durante i sales meetings. A campagna vendita ultimata, si procede al calcolo dei vari consumi e si provvede all'acquisto di tessuti e accessori per passare alla fase della produzione. Prima però, le schede tecniche devono essere aggiornate con le correzioni o gli aggiornamenti che spesso vengono richiesti durante la campagna vendita: questo perché i buyers sanno cosa vogliono i loro clienti e quindi in fase di acquisto, chiedono spesso di fare degli aggiustamenti e/o delle leggere modifiche per soddisfare le esigenze dei loro clienti.
Durante la fase di produzione bisogna tenere d'occhio il processo con degli audit programmati e richiesta di campioni di produzione. Spesso i buyers chiedono ai produttori dei campioni di produzione, appunto gli audit programmati, per essere sicuri che la produzione avviene secondo le loro specifiche richieste. La fase successiva è quella della logistica e l’evasione degli ordini. Nel frattempo è arrivato il momento per pensare alla prossima collezione e la ripresa del processo daccapo.
Noi di Dudie “il segno della’ more”, lavorando con buyers italiani e esteri, seguiamo alla lettera questi steps: è l’unico modo per programmare le collezioni e tenere sotto stretto controllo l’integrità del processo complessivo dall’idea al capo finito.
www.dudie.it